Rifugiati del clima. Avete mai sentito parlare? Sì, esistono e diventano ormai fonte di preoccupazione per i governi dei paesi arricchiti. E proprio per parlarne e rifletterci sopra, un gruppo di 15 ragazzi di un liceo trentino ha pensato di partire dal video della campagna che Unicef Italia ha lanciato in questi giorni per celebrare i 21 anni della Convenzione sui Diritti dei Bambini (20 novembre): Io come Tu.
La campagna di Unicef è rivolta ai ragazzi, per dimostrare che tutti i bambini e gli adolescenti godono e devono godere dei loro diritti: non importano le differenze perché quando si parla di diritti non contano né sesso né religione né lingua né razza!
Green Team è un gruppo di adolescenti che stanno portando avanti la Conferenza Internazionale Prendiamoci Cura del Pianeta nel Liceo Bertrand Russel, di Cles (TN).
Partendo proprio dal video di Unicef, i ragazzi e quattro insegnanti hanno cercato di vedere quale rapporto esiste tra immigrazione e cambiamenti climatici. Certo, si incomincia a parlare di rifugiati climatici. Ne dà notizia Euractive che spiega che secondo uno studio del GMF, The German Marshall Fund, a causa dei cambiamenti climatici Europa e Stati uniti subiranno nuove ondate di immigrazione.
La preoccupazione della Comunità Europea è che i flussi migratori aumenteranno e a spostarsi saranno le persone provenienti dagli strati più fragili delle società, però avvisa il GMF principalmente da sud a sud. I fattori che causeranno quella che si prevede una massiccia immigrazione sono siccità, aumento del livello dei mari, la competizione per l’approvvigionamento delle risorse e calamità naturali. Secondo lo studio il mondo occidentale sta ignorando il problema di tipo umanitario che potrebbe essere generato dai nuovi flussi di immigrazione.
Infine si sottolinea che i paesi arricchiti non sono preparati a ricevere i rifugiati climatici. Infatti a oggi si tende a affrontare le immigrazioni con soluzioni temporanee mentre coloro che scapperanno dalle conseguenze ambientali derivate dai cambiamenti climatici lo faranno in maniera definitiva e dunque l’approccio risolutivo dovrà essere necessariamente diverso. Da affrontare ci saranno certamente, secondo lo studio, il reperimento di risorse economiche per sostenere i rifugiati climatici e le tecniche di adattamento ai nuovi scenari climatici.
I ragazzi del Green Team hanno preso anche l'impegno di approfondire l'argomento leggendo l'articolo Migrazioni e Problema Idrico, di Marco Maggioli, docente del corso di laurea specialistica in gestione e valorizzazione del territorio, Università di Roma "La Sapienza". (www.viracaoworld.tk e Ecoblog)
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