mercoledì 29 dicembre 2010

Green Team vince Premio Ambiente 2010



Giovedì 23 dicembre, nella sala Don Lorenzo Guetti della Cassa Centrale Banca di Trento, sono stati consegnati i riconoscimenti ai vincitori della seconda edizione del Premio Ambiente Euregio, progetto comune di Tirolo Alto Adige e Trentino in collaborazione con Ambiente Trentino.
Il Premio Ambiente è stato bandito per due categorie: “Progetti ed idee” e “Impegno e attività”. Nella prima categoria, nominato al Premio Ambiente, il liceo Bertrand Russell, di Cles, partecipante con il gruppo Green Team, composto da quattro insegnanti e venti studenti. Tra questi due hanno partecipato alla Conferenza Internazionale “Prendiamoci cura del pianeta”, promossa dal governo brasiliano per coinvolgere i giovani di tutto il mondo in ricerche e dibattiti sulle tematiche socio-ambientali contemporanee.
Continuando l’ attività cominciata l’anno precedente, noi componenti del Green Team ci poniamo come obiettivo quello di coinvolgere più giovani possibili per sensibilizzarli a rispettare l’ambiente, ma soprattutto a usare meno prodotti imballati e a differenziare i rifiuti.
Come ha ribadito più volte l’assessore provinciale trentino ai lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher: “Iniziative come questa sono di fondamentale importanza nel creare una forte cultura ambientale nelle nuove generazioni. Il contrasto ai cambiamenti climatici passa attraverso la cooperazione e l’impegno di ognuno di noi”.
I temi della sostenibilità - ha sottolineato l’assessore Pacher - così come il rispetto dell’ ambiente, devono caratterizzare la nostra vita quotidiana.

lunedì 6 dicembre 2010

Educomunicazione ambientale: Italia con 20 miliardi di borse di plastica




Un po' di dati per chi magari volesse preparare un'attività di educomunicazione ambientale nell'ambito della Matematica e  Geografia.
L'Italia ha un record negativo nell'utilizzo di sacchetti non riciclabili per la spesa. Da noi ogni anno si mettono in vendita 20 miliardi di borse di plastica, che rappresenta il 25% di tutte quelle usate in Europa, 300 a testa.
Per produrle si usano 430 mila tonnellate di petrolio. Al problema della produzione si aggiunge quello dello smaltimento: una volta finita nei rifiuti. una busta di plastica impiega una media di 400 anni per essere smaltita, inquinando aria, mari, fiumi e boschi. 
Circa 8kg di sacchetti di plastica sono consumati e immessi nell’ambiente, ogni anno, per la spesa di una famiglia media. Produzione, consumo e smaltimento dei sacchetti di una famiglia comportano un’emissione nell’ambiente di circa 19 kg di CO2. Un albero in crescita ci mette un anno a riassorbire quella quantità di CO2.
Ricordiamoci che il prossimo primo gennaio scade il divieto alle borse non biodegradabili.

giovedì 18 novembre 2010

Campagna Io come Tu e il cambiamento climatico


Rifugiati del clima. Avete mai sentito parlare? Sì, esistono e diventano ormai fonte di preoccupazione per i governi dei paesi arricchiti. E proprio per parlarne e rifletterci sopra, un gruppo di 15 ragazzi di un liceo trentino ha pensato di partire dal video della campagna che Unicef Italia ha lanciato in questi giorni per celebrare i 21 anni della Convenzione sui Diritti dei Bambini (20 novembre): Io come Tu


La campagna di Unicef è rivolta ai ragazzi, per dimostrare che tutti i bambini e gli adolescenti godono e devono godere dei loro diritti: non importano le differenze perché quando si parla di diritti non contano né sesso né religione né lingua né razza! 

Green Team è un gruppo di adolescenti che stanno portando avanti la Conferenza Internazionale Prendiamoci Cura del Pianeta nel Liceo Bertrand Russel, di Cles (TN). 

Partendo proprio dal video di Unicef, i ragazzi e quattro insegnanti hanno cercato di vedere quale rapporto esiste tra immigrazione e cambiamenti climatici. Certo, si incomincia a parlare di rifugiati climatici. Ne dà notizia Euractive che spiega che secondo uno studio del GMF, The German Marshall Fund, a causa dei cambiamenti climatici Europa e Stati uniti subiranno nuove ondate di immigrazione.

La preoccupazione della Comunità Europea è che i flussi migratori aumenteranno e a spostarsi saranno le persone provenienti dagli strati più fragili delle società, però avvisa il GMF principalmente da sud a sud. I fattori che causeranno quella che si prevede una massiccia immigrazione sono siccità, aumento del livello dei mari, la competizione per l’approvvigionamento delle risorse e calamità naturali. Secondo lo studio il mondo occidentale sta ignorando il problema di tipo umanitario che potrebbe essere generato dai nuovi flussi di immigrazione. 

Infine si sottolinea che i paesi arricchiti non sono preparati a ricevere i rifugiati climatici. Infatti a oggi si tende a affrontare le immigrazioni con soluzioni temporanee mentre coloro che scapperanno dalle conseguenze ambientali derivate dai cambiamenti climatici lo faranno in maniera definitiva e dunque l’approccio risolutivo dovrà essere necessariamente diverso. Da affrontare ci saranno certamente, secondo lo studio, il reperimento di risorse economiche per sostenere i rifugiati climatici e le tecniche di adattamento ai nuovi scenari climatici.

I ragazzi del Green Team hanno preso anche l'impegno di approfondire l'argomento leggendo l'articolo Migrazioni e Problema Idrico, di Marco Maggioli, docente del corso di laurea specialistica in gestione e valorizzazione del territorio, Università di Roma "La Sapienza". (www.viracaoworld.tk e Ecoblog)

giovedì 11 novembre 2010

Carta delle Responsabilità



CARTA DELLE RESPONSABILITA’
Prendiamoci Cura del Pianeta”

Noi, giovani del mondo e delegati di questa Conferenza Internazionale, vi invitiamo a condividere la responsabilità di Prendersi Cura del Pianeta.

Questa Carta, creata con il contributo di 53 paesi, raccoglie le responsabilità e le azioni individuate da diverse nazioni con differenti culture, lingue e società.

Siamo tutti consapevoli delle sfide ambientali che il nostro Pianeta deve affrontare. Alcuni dicono che il denaro sia la soluzione, c'è chi dice che lo sia l'intelligenza. Il denaro non è importante quando più di 400 ragazzi e ragazze si incontrano per prendersi cura della loro casa. Una casa che è stata danneggiata nel corso del tempo, determinando un futuro instabile e insicuro.

Se vogliamo proteggere noi stessi dai cambiamenti ambientali, abbiamo bisogno di assumerci tali responsabilità e di agire in prima persona.

Se non ora, allora quando? Se non noi, chi?



RESPONSABILITA’ E AZIONI



1. Sensibilizzare e informare le persone sull’uso efficiente e responsabile delle acque, dell’energia e delle risorse minerarie e biologiche, migliorando le nostre abitudini di consumo così come quelle di tutti gli altri.

Ridurre il consumo energetico spegnendo gli apparecchi elettrici quando non sono in uso, usando mezzi di trasporto eco-compatibili e utilizzando le energie rinnovabili come un’alternativa per ridurre le emissioni di gas serra.
Stimolare il risparmio idrico e il riutilizzo ogni volta che ciò sia possibile, accrescere la consapevolezza sull’uso responsabile dell’acqua attraverso campagne pubblicitarie, pubblicazioni degli studenti ed eco-club.

2. Ridurre, con l’obiettivo di fermare, l'inquinamento delle acque con il sostegno e l'azione di governi, imprese, agricoltori e altri operatori socio-economici.

Accrescere la consapevolezza sul problema della contaminazione delle acque attraverso mezzi di comunicazione disponibili in un modo interattivo e dinamico, adattando la comunicazione alle realtà e al contesto di ciascuna comunità.
Piantare alberi sugli argini dei fiumi per proteggere i corsi d’acqua, avvalendosi del sostegno del governo, delle ONG, delle organizzazioni comunitarie e delle imprese e mettere dei cartelli contro lo scarico abusivo dei rifiuti (littering).

3. Informare ed incoraggiare le persone a ridurre le emissioni di gas serra, attraverso l'uso di tutte le risorse rinnovabili che siano accessibili e disponibili, contando sul sostegno del governo, quando possibile, attivandoci in modi che tutti noi possiamo mettere in pratica.

Organizzare eventi pubblici per promuovere l'impiego delle energie rinnovabili, evitando l'aumento dell'inquinamento e dei cambiamenti climatici, lottando per il sostegno politico e finanziario.
Organizzare attività creative, pratiche, educative ed eco-efficienti in materia di uso appropriato delle energie pulite e rinnovabili in ciascuna delle nostre comunità, al fine di diffondere la conoscenza sulla contaminazione e sulle alternative sostenibili.
Esercitare pressioni sui governi per l'istituzione di un'imposta progressiva direttamente connessa alle sostanze inquinanti emesse dalle diverse imprese.

4. Stimolare l’agricoltura sostenibile che abbia un impatto consapevole e meno dannoso dal punto di vista sociale e ambientale, senza pesticidi e OGM, promuovendo l'educazione rurale al fine di mettere in pratica modi nuovi e più efficienti di utilizzo delle risorse, garantendo la sicurezza alimentare e, in alcuni paesi, evitando gli incendi boschivi durante la preparazione dei campi.

Diffondere informazioni sulle conseguenze dell'utilizzo di prodotti chimici in agricoltura e prodotti geneticamente modificati e offrire alternative ai produttori e ai consumatori, informandoli circa l'importanza dell'agricoltura biologica e del consumo di prodotti biologici.
Organizzare seminari e campagne pubbliche per educare i bambini sulle tecnologie in l'agricoltura e sul loro impatto ambientale.
Combattere per una distribuzione equa e razionale delle risorse alimentari, in modo che sia possibile garantire la sicurezza alimentare ed eliminare la povertà estrema.
Consumare prodotti alimentari locali, incentivando l'economia senza sfruttamento sociale.

5. Prenderci cura dell’ambiente, rafforzando e approfondendo i progetti educativi, investendo nella partecipazione dei giovani e nelle loro capacità decisionali, informandoli attraverso l’educazione ambientale, chiedendo che la loro partecipazione e il loro processo decisionale siano rispettati al fine di trasformare le comunità e le scuole in comunità di apprendimento.

Formare gruppi di studenti coinvolti nelle tematiche ambientali che attuino l’educazione ambientale nelle scuole tramite progetti ambientali, coinvolgendo i mass-media, l’università e tutta la comunità.
Rimanere costantemente aggiornati sulla situazione socio-ambientale del nostro Pianeta così da poter educare con l'esempio personale e attuare azioni concrete che mettano
in pratica la nostra ideologia, e per questo formino una catena senza confini per trasmettere il messaggio ambientale.
Creare organizzazioni giovanili di grandi dimensioni in grado di esercitare forme di pressione sul governo, sul mondo degli affari e sugli altri operatori socio-economici tramite manifestazioni, petizioni, campagne di sensibilizzazione e di impegno politico.
Rafforzare e approfondire progetti educativi attraverso i media, le tecnologie, i laboratori e una serie di attività pratiche nei centri educativi e di istruzione all'aperto.

6. Creare gruppi ecologici, nelle scuole e nelle comunità, che proteggano, preservino e valorizzino la biodiversità, prendendosi cura dell’ecosistema in modo da contribuire alla sostenibilità della biosfera, riducendo i rifiuti e utilizzando le risorse naturali in modo responsabile.

Cooperare con e sostenere le organizzazioni giovanili impegnate a collaborare insieme per esercitare pressioni sui governi, per creare campagne informative, come manifestazioni, petizioni, campagne di sensibilizzazione, conferenze e reti sociali e virtuali.
Formare club e gruppi di studenti in tutte le scuole del mondo per favorire l'educazione ambientale, tramite giochi didattici, film, lezioni e teatro, per l’utilizzo responsabile delle risorse naturali.

7. Incentivare il consumo responsabile e la politica delle “5R” (“Rifletti, Rifiuta, Riduci, Riutilizza e Ricicla”) utilizzando la pubblicità informativa, adattata alla vita quotidiana, costruendo in tal modo società e stili di vita sostenibili.

Creare organizzazioni non governative (ONG) per l'ambiente che incoraggino le pratiche che applicano le “5R” e promuovere i centri ecologici, la mobilitazione, la pubblicità e le fiere del baratto.
Utilizzare la comunicazione via-web come i social network ed i blog in modo che altri utenti possano postare le loro idee, condividere video, pubblicazioni, canzoni e molto altro per creare reti ambientali che svolgano attività ecologiche, rafforzando l’educazione ambientale in tutte le persone.
Boicottare i prodotti che sono nocivi per l'ambiente o che non rispettano le libertà fondamentali degli esseri umani.
Promuovere l'apprendimento pratico interattivo che insegni alle persone l'educazione ambientale divertendosi allo stesso tempo.

8. Ridurre l'utilizzo di energie inquinanti, prendendo coscienza e mobilitando la società per quanto riguarda l'uso di mezzi ecologici di trasporto, rispettando i cambiamenti che possano insorgere con nuovi comportamenti.

Invitare le persone attraverso mezzi di comunicazione, laboratori didattici e artistici, e attraverso il dialogo in corso, a comprendere gli effetti negativi dei gas di carbonio emessi
a causa delle nostre azioni, utilizzando energie rinnovabili e mezzi di trasporto alternativi, come biciclette, motocicli, skateboard e pattini.
Esercitare pressioni sui nostri governi affinché si vada verso la conversione alle tecnologie pulite.
Creare siti web e diffondere le informazioni per aiutare gli automobilisti ad organizzarsi per accompagnare sulle proprie auto altre persone che si rechino nel medesimo luogo (car-pooling).
Incoraggiare attraverso i mass media le persone a utilizzare i filtri in auto, sottolineando i danni delle emissioni di carbonio.
Iniziare a promuovere la “Giornata Senza Automobili”, facendo pressione sui governi affinché venga tassato chiunque utilizzi l’automobile, ed inoltre fornire la continuità a lungo termine tramite sovvenzioni per l'acquisto di auto ecologiche e l’utilizzo dei mezzi pubblici.

9. Implementare le prospettive ed i valori ambientali, sviluppando il punto di vista delle persone per incoraggiare la cittadinanza attiva.

Sviluppare una cultura ecologica tramite l’edu-comunicazione e l’arte per incoraggiare nuove idee di sostenibilità.
Creare campagne di informazione con tutti i mezzi di comunicazione, quali giornali, radio, TV, internet, per incoraggiare le persone, utilizzando esempi pratici, ad assumere un atteggiamento positivo e ad usare prodotti ecologici.

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Oggi, giovani e adulti provenienti da tutto il mondo presenti a questa Conferenza riconoscono e accettano che siamo ora e saremo sempre responsabili di ciò che accade alla nostra amata Terra.
Veniamo da paesi differenti e culture diverse, e anche se siamo separati da oceani e continenti, siamo un tutt’uno, uniti da un unico obiettivo: prendersi cura del Pianeta!
Per fare questo, abbiamo bisogno del mio aiuto, del tuo aiuto, dell'aiuto di tutti. Abbiamo bisogno di agire ora e di iniziare dalle nostre case, dalle nostre scuole, perché, avendo cura di noi stessi, ci prendiamo cura di tutta l’umanità e dimostriamo che gli esseri umani non sono quello che dicono, ma quello che fanno.

Unisciti a noi! Firma la Carta sul sito: http://www.letstakecareoftheplanet.net
  Brasilia, 5-10 Giugno 2010


martedì 2 novembre 2010

Mangiare sano a scuola


Alimentazione come fondamento su cui si basa uno stile di vita salutare, da anni le campagne che partono dalle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale di Sanità, altrimenti nota come OMS sottolineano che la frutta e la verdura dovrebbero essere una componente importante per la dieta quotidiana, come anche vanno ridotti i grassi nei limiti delle razioni giornaliere indicate e anche il consumo di dolci, dolcificanti e alcolici.

Per dare una svolta allo stile alimentare del coffé break per capirci i pochi minuti che si passano davanti alle macchinette quando si lavora e non si hanno i tempi tecnici per poter fare un pasto normale, l'Azienda Sanitaria del trentino ha deciso di prendere delle iniziative esemplari per cominciare a diffondere un senso di sicurezza anche nella alimentazione presa al volo.

Quello che succede è semplice: da oggi due delle strutture sanitarie più conosciute in Trentino, la Struttura della ASL di Trento in Viale Verona e la struttura della ASL Valsugana di Borgo Valsugana saranno corredate da nuovi distributori con contenuti alimenti sani e naturali e di origine controllata, alimenti biologici, filiera breve o locale e alimentazione controllata.

Oltre che una iniziativa economicamente vincente per il territorio è una iniziativa esemplare su cui basare le future campagne in favore di una sana e corretta alimentazione. Da una parte i distributori tradizionali, con le merendine e gli snack più famosi, dall’altra i distributori alternativi, che a Trento, una delle città italiane che meglio si classificano per la diffusione del biologico e locale, hanno addirittura sostituito i distributori vecchi.

La sostituzione al momento è sperimentale, della durata di sei mesi, messa in atto dalla Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura della PAT. Al termine la valutazione sull’esito e le azioni per il prossimo quinquennio.

Fonte: http://www.ilnord.com/2010/10/17/distributori-automatici-biologico-e-filiera-corta/, il 29/10/2010